Anna-Lou Leibovitz, conosciuta come Annie Leibovitz, è una fotografa statunitense nata nel 1949. Celebre ritrattista, Annie Leibovitz è stata la prima donna ad esporre le proprie fotografie alla National Portrait Gallery di Washington, museo che racconta la storia statunitense, attraverso i ritratti dei suoi protagonisti.
La sua passione per la fotografia nasce durante un viaggio in Giappone nel 1967, dove scatta alcune fotografie sul monte Fuji alla madre, sua ispirazione artistica e protagonista dei suoi primi scatti.
La fotografia scattata da Annie durante la manifestazione contro la guerra in Vietnam, a San Francisco, segna una svolta nella sua carriera fotografica. Lo scatto conquista la copertina della rivista Rolling Stone, con cui Annie Leibovitz, appena ventunenne inizia una collaborazione durata 13 anni, diventando in soli tre anni la responsabile della fotografia della rivista, che prende il nome dalla famosa band musicale britannica, che la fotografa statunitense ha seguito nel tour mondiale, nel 1975.
Tante celebrità in posa davanti all’obiettivo
Nel 1980 Annie Leibovitz scatta una delle sue più fotografie più iconiche e celebri: lo scatto che ritrae John Lennon nudo, rannicchiato accanto a sua moglie, Yoko Ono, prima che il cantautore dei Beatles venisse ucciso, appena cinque ore dopo.
Annie riesce a cogliere l’essenza di quella che diventerà la sua fotografia: i piccoli momenti di intimità da cui traspaiono emozioni che non possono essere raccontate a parole.
John Lennon insiste per farsi fotografare con la sua compagna, la quale rifiuta la richiesta di Annie Leibovitz di posare nuda. Diverse culture e un diverso atteggiamento dei protagonisti difronte all’obiettivo della fotografa, si incontrano intrecciandosi in un legame profondo.
Il mondo ha conosciuto questo scatto nel 1981, quando la rivista Rolling Stone ha voluto rendere omaggio alla grandezza di John Lennon dedicandogli una copertina, votata nel 2005, dall’American Society of Magazine Editors, miglior copertina degli ultimi 40 anni.
La fotografa statunitense Inizia una collaborazione con Vogue e Vanity Fair dedicandosi principalmente alla fotografia di ritratto. Davanti al suo obiettivo posano tanti artisti fama internazionale, attori, registi, cantanti.
Fra i suoi scatti più celebri ricordiamo le attrici Demi Moore, raffigurata nuda e incinta, e Whoopi Goldberg in una vasca da bagno piena di latte. La foto all’attrice afroamericana ha un profondo significato politico, di denuncia contro il razzismo e richiama ad una battuta fatta dalla stessa Goldberg che scherzava sull’uso della candeggina per schiarirsi la pelle.
Senza dimenticare i ritratti ad Angelina Jolie, Johnny Depp, Leonardo Di Caprio, Jim Carrey, Sting, vestito solamente di fango e tanti altre celebrità del mondo dello spettacolo.
Annie Leibovitz si rivela un’artista poliedrica, estremamente versatile. Riesce ad affrontare temi delicati come l’Aids e la guerra e a lavorare per campagne pubblicitarie o servizi commerciali, come la collaborazione con la Disney, per la quale Annie realizza degli scatti che ritraggono alcune attrici impersonare le principesse più famose del mondo Disney.
La sua arte e la sua fama non passano inosservate al mondo sportivo. Annie Leibovitz infatti è la fotografa ufficiale dei Mondiali di calcio in Messico nel 1986 e dei Giochi Olimpici di Atlanta nel 1996.
La fotografia di Annie Leibovitz incontra anche le più importanti personalità politiche, come Obama, raffigurato in più occasioni, nello studio ovale della Casa Bianca o assieme alla propria famiglia. Annie ritrae anche la Regina Elisabetta II, con cui si narra abbia avuto un botta e risposta, durante il servizio fotografico del 2007, in seguito alla richiesta della fotografa di togliersi la corona per essere meno formale, “meno vestita”.
La morte della sua compagna di vita Susan Sontag, malata di leucemia, è un evento che segna la vita della Leibovitz. Una relazione confermata solo in seguito alla sua scomparsa, ma che oltre all’amore le ha dato nuovi punti di vista da cui scattare. Nelle sue fotografie ritrae la compagna fino agli ultimi giorni di vita, rappresentando e a trasmettendo il dolore e la sofferenza.
Annie le dedica una mostra autobiografica e il libro “Fotografie di una vota 1990-2005”, in cui racconta gli anni trascorsi accanto a Susan.
Lo stretto legame fra la fotografa e i suoi soggetti
“Quando dico che voglio fotografare qualcuno, significa, in realtà, che vorrei conoscere qualcuno, consultarne la personalità. Per realizzare il miglior scatto possibile devo calarmi nel contesto, nella situazione”
La capacità di entrare in sintonia ed empatia con il soggetto ritratto rende unica la fotografia di Annie Leibovitz, capace di cogliere l’istante e realizzare uno scatto che ferma il tempo. È fondamentale creare un clima di forte intimità e complicità fra il fotografo e il modello.
Ciò richiede grande studio e conoscenza non solo della tecnica, ma soprattutto della persona fotografata. Lei stessa ci rivela che prima di fotografare un cantante, ascolta la sua musica, prima di fotografare un attore, guarda i suoi film.
Annie vuole conoscere la loro personalità, avvicinarsi alla loro anima, per poter trasmettere nei ritratti una forte carica emotiva.
La fotografa statunitense nasce nell’analogico ma ha saputo adattare il proprio stile al digitale, sfruttando a pieno le possibilità offerte dalla fotografia. Ai ritratti in bianco e nero alterna colori e contrasti forti, i protagonisti delle sue foto assumono pose caratteristiche, talvolta controverse.
Nella fotografia di Annie trovano spazio l’originalità, l’ironia, la spontaneità e la provocazione.
Icona della fotografia e punto di riferimento per le fotografe di tutto il mondo, Annie Leibovitz ha portato una ventata d’aria fresca, rivoluzionaria, in un mondo in cui l’emancipazione della donna stava ormai prendendo piede.