La poesia e la fotografia sono forme d'arte molto distinte. Una comunica con le parole, l'altra comunica con la luce. Ma in che modo le poesie e le fotografie sono simili? Cosa unisce poeti e fotografi?
Spesso, ci si riferisce alle fotografie come se avessero qualità "poetiche” o “liriche”. Fu un antico poeta romano di nome Quinto Orazio Flacco (noto come Orazio) a dire per primo che "un'immagine è una poesia senza parole".
Secondo Jonas Mekas (un regista, poeta e artista lituano):
La poesia è uno stato d'essere, un atteggiamento. È uno stato esaltato di vivere, di vedere, di sperimentare. Un modo intenso, intensificato di vedere, di percepire la realtà, sia nell'arte che nella vita. C'è poesia nella letteratura, nel cinema, nella danza, in tutte le arti.
– Jonas Mekas

Le origini della Fotopoesia
La relazione tra poesie e fotografie è stata sperimentata dai membri dell'avanguardia all'inizio del XX secolo. Non sorprende che il Surrealismo, un movimento fondato da poeti e dedicato a confondere i confini tra le diverse forme d'arte, abbia prodotto così tanti meravigliosi esempi di fotopoesia.
L’esempio più famoso è una collaborazione tra Man Ray, Paul e Nusch Éluard intitolata Facile (1935), in cui Maria Benz (moglie di Paul, nota come Nusch) ispirò le poesie e posò per le immagini. Si tratta di una una bellissima pubblicazione in cui immagini e testo creano un disegno integrato e unitario.

La Fotopoesia contemporanea
Le seguenti pubblicazioni sono una varietà di esempi più recenti di fotopoesie. Si possono vedere di seguito in ordine cronologico, con il nome del poeta seguito da quello del fotografo.
Leslie Scalapino: Crowd and not evening or light (1992) Philippe Tagli: Paradis Sans Espoir (1998) Lavinia Greenlaw & Garry Fabian Miller: Thoughts of a Night Sea (2002) Paul Muldoon & Norman McBeath: Plan B (2009) Lucy English & Sally Mundy: Why I’m Here (2009) Tamar Yoseloff & Vici MacDonald: Formerly (2012) Eliza Griswold & Seamus Murphy: I am the beggar of the world (2014) Robert Crawford & Norman McBeath: Chinese Makars (2016) Ian McMillan & Ian Beesley: From Salt to Silver (2017) Brendan Cleary & Eadweard Muybridge: Do Horses Fly? (2019) Christian Michael Filardo: Gerontion (2019) Peter Ward (Ed.): Hillside: Further Selections from The Archive of Bernard Taylor (2020)
Poesia e Fotografia: punti in comune
Poesie e fotografie sono entrambe rappresentazioni di qualcosa, e sono entrambi tipologie di segni. Uno può essere usato come metafora dell'altro. L’immediatezza visiva dell'immagine fotografica si accosta alle immagini verbali che emergono dalla poesia. La fotografia è l’immagine del linguaggio visivo, la parola scritta è l’immagine del linguaggio parlato.
Sono entrambe astrazioni della realtà, che trasmettono un'esperienza di percezione accentuata, un'intensità del guardare e sentire, determinata dall’unione di immagini visive e verbali che si fondono, si scontrano, si contraddicono, si enfatizzano e si evocano a vicenda.
I poeti e i fotografi condividono l’ interesse comune nel trasformare un'esperienza vissuta in un'opera d'arte. Entrambi sono attenti ad aspetti come la luce, il ritmo, la narrazione e l'emozione. Tutti e due amano raccogliere, raccontare, mettere in sequenza, pubblicare, comunicare.
I poeti costruiscono le immagini attraverso le parole. Un fotografo, invece. lavora in versi, tessendo impressioni e nozioni che si risvegliano sotto l'occhio dello spettatore.
Come disse il fotografo P. H. Emerson:
Il valore di un'immagine non è proporzionato alla fatica e alla spesa che costa ottenerla, ma alla poesia che contiene.
– P. H. Emerson